A cosa serve il coraggio?
“Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni” Paulo Coelho
Vi ho già dato in queste settimane degli spunti su cui riflettere, riportando alcuni capitoli del libro di Max Formisano “Produttività 300%” e questo è l’epilogo, dopodichè se gli spunti vi sono piaciuti, vi consiglio di ordinare il libro e di approfondire… Ritengo il suo modo di scrivere all’altezza di tutti, coinvolgente e geniale… Buona lettura!
“Per godersi la vita serve coraggio. Suonerà strana come affermazione, ma pensaci. Più volte ho scritto che ci vuole coraggio per fare scelte che appagano davvero, che spesso vanno contro il pensiero comune. Nei miei corsi di formazione mi confronto con tante persone, scoprendo la realtà di molti… chi per non recare dispiacere a qualcuno rinuncia alla propria felicità, chi invece si focalizza solo sui problemi continui anzichè pensare in termini di soluzioni. E ancora, è lunga la lista di chi non ce la fa più a fare un certo lavoro ma non arriva a pensare di essere capace di cambiarlo, come di chi vorrebbe mollare tutto e andarsene all’estero ma non ha il coraggio di farlo.
La verità è che ognuno vive la vita che si è scelto: non esiste cosa più importante del potere della scelta e dell’abitudine a usarla per puntare ai propri sogni. Se vuoi una vita che merita di essere vissuta, in cui puoi essere te stesso ed essere felice, allora devi andare a prendertela, costruendola giorno per giorno, coraggiosamente. Non dovresti accettare meno di questo. Nessuno dovrebbe. Quando invece scendi a compromessi, ti lamenti del lavoro, delle relazioni, della tua situazione economica, tra le varie giustificazioni per cui non sei diventato quel che volevi, ricorda la tua parte di responsabilità, perchè è l’unica che conta davvero. Molto più di quello che accade nella vita, importa come tu reagisci. Lo ribadisco: ognuno vive esattamete la vita che si è scelto. Ecco perchè ho formulato il principio strategico del coraggio… A qualunque età è possibile smettere di vivere la vita di qualcun altro e riprendersi la propria. Inizia adesso il tuo “viaggio dell’eroe”, per vivere nella “miglior versione di te stesso”.
La parola coraggio deriva etimologicamente dal latino e significa “avere cuore”. E’ più facile tirare fuori il coraggio quando ciò che vogliamo deriva dal cuore, da quello che davvero siamo nelle radici, nel nocciolo duro, dai nostri valori e dallo scopo più profondo che abbiamo e per cui siamo qui sulla terra.
Ma cosa è il coraggio? Una delle definizioni che preferisco è “fare ciò che è giusto indipendentemente dalle conseguenze”. Le persone più coraggiose sono resistenti quando incontrano ostacoli, sono più energiche, entusiaste ed efficaci. Ora è il tempo di fare quello che è giusto per te, di essere la persona unica che sai di poter essere. Non “prima o poi”, perchè spesso è un “poi” che non ci sarà mai… Agisci (e già qui si ferma la maggior parte delle persone!), fallisci, impari, agisci, fallisci ancora, impari, perseveri e continui fino alla meta. Il fallimento ti insegna come non fare qualcosa, ti può suggerire un’alternativa, un’idea, ma è un valore, non un nemico, se lo sai usare bene. Riprendersi la propria vita smettendo di vivere quella di qualcun altro non è qualcosa che accade per caso o senza fare qualcosa di coraggioso. Purtroppo, come già detto, gli obiettivi della maggior parte delle persone non sono abbastanza importanti, anzi, al contrario, riguardano qualcosa che già sanno fare. E così non si migliora, si sta fermi, il che equivale a dire che si peggiora. Stare fermi non è possibile; guarda la natura: quando un fiore o una pianta smettono di crescere, iniziano a morire. Le nuove sfide ti costringono a crescere, a superare i tuoi limiti e forse questo è davvero l’unico modo per conoscere il vero te stesso: di fronte agli ostacoli più grandi.
Wade Cook, autore e formatore americano, ha scritto che “se farai nei prossimi anni quello che la maggior parte delle persone non farà, allora puoi fare per il resto della tua vita quello che la maggior parte delle persone non può fare”.
Ricorda che l’importante non è dove arriverai, ma in che cosa ti sarai trasformato, il tuo viaggio per arrivare. Quotidianamente incontro persone che non sopportano il loro lavoro e vorrebbero cambiarlo, a pensano sia impossibile. Sono le bugie che si raccontano perchè non riescono a vedere quanto grande sia il loro potere di scelta se solo iniziassero a usarlo in pieno. Purtroppo hanno perso la speranza di migliorare.
Io non credo che siamo nati per passare otto ore al giorno a fare un lavoro che detestiamo. Se tutti facessimo un lavoro che amiamo, il mondo intero sarebbe un posto molto, molto migliore. Ed è proprio il mondo che ha bisogno della “miglior versione di noi stessi”, ma soprattutto tu ne hai bisogno. I sogni però necessitano del coraggio per essere realizzati: “datti il permesso” di esplorare, di essere chi davvero senti di essere, di crescere e trasformarti nella “miglior versione di te stesso”.
Ognuno può tracciare la propria strada e vivere indirizzando la propria vita nella direzione che vuole. E’ folle accontentarsi solo perchè siamo stati ipnotizzati, come pecore ad ascoltare in continuazione fonti di informazione scadenti (la tv e i giornali in primis) e zombie che ripetono: “In questo momento il mercato… la crisi… bisogna essere realisti, accontentarsi”. I realisti sono quelli che hanno smesso di inseguire i propri sogni; ti auguro di non esserlo mai. Serve coraggio per sfidare il pensiero dominante, soprattutto quando le tue decisioni forzano la zona di comfort delle persone intorno a te e le irritano. Ma tu rimani fedele a te stesso, è la cosa che paga di più in assoluto.
Tim Ferriss dice: “La tua vita ha uno scopo o stai solo battendo tasti su un computer e facendo ‘cose’ nella speranza di arrivare prima possibile al fine settimana?”. E mi fermo qui…”
Concludo riprendendo una frase di Brendon Burchard: “La gente di successo ha iniziato un giorno qualunque, esattamente da zero come tutti gli altri”.
E’ questo il tuo giorno qualunque? Pensaci…
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